Centri e coscienza - kyokushinkai

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Centri e coscienza

Essere

La Consapevolezza esercizi di base  

LAVORO SU DI SÈ - Esercizi
La consapevolezza (il risultato del lavoro congiunto di conoscenza ed essere) come l'attenzione è qualcosa che dobbiamo esercitare, e che cambia con il tempo e lo stato interiore in cui siamo. I diversi livelli di coscienza portano con se diversi gradi di consapevolezza del nostro mondo interiore ed esteriore. Per raggiungere stati di coscienza "superiori" dobbiamo imparare a creare un substrato intenzionale di cui questi stati possono nutrirsi, e dove possano fondare le basi su cui ergersi.
Questo è uno degli obiettivi degli esercizi, in particolar modo degli esercizi che servono ad affinare le nostre percezioni e la consapevolezza del nostro mondo interiore ed esteriore.
Di seguito una serie di suggerimenti ed esercizi per i differenti centri. Sono da considerare come uno stimolo ed un'introduzione, in questo tipo di sperimentazione la creatività individuale è importante perché l'obiettivo non è quello di essere "efficienti" ma di ampliare le proprie percezioni.
Questi esercizi sono da portare con se durante la giornata, usandoli impariamo e fortifichiamo le nostre capacità percettive.
Uno sforzo aggiuntivo che dovete sempre cercare di fare quando fate qualunque di questi esercizi è quello di dedicare una parte della vostra osservazione agli altri centri, alla loro reazione mentre state facendo l'esercizio o semplicemente a cosa stanno facendo mentre fate l'esercizio. Ad esempio quando sto assaggiando un cibo intenzionalmente posso osservare cosa penso in quel momento, cosa sento emozionalmente se gioia, indifferenza o altro, a come è posizionato il mio corpo o al movimento del braccio che porta il cibo alla bocca. Ovviamente la cosa a cui faccio maggiormente attenzione è il sapore del cibo, perché in quel momento questo è il mio centro di gravità.

CENTRO ISTINTIVO


1. essere attenti ai sapori di quello ingeriamo.
2. essere attenti agli odori e percepire gli odori in maniera intenzionale.
3. sentire le sensazioni in maniera intenzionale, lo sfregamento dei vestiti, il vento sulla pelle, il prurito.
4. sentire la sensazione di quello che tocchiamo, toccare con intenzionalità essendo presenti al tipo di superficie.
5. percepire le sensazioni di dolore, come quando ci si schiaccia accidentalmente un dito, solo dal punto di vista della sensazione, senza associarla intellettualmente o emozionalmente a qualcosa, sentire solo la pulsazione.
6. sentire il movimento degli organi interni, il battito cardiaco l'intestino e quello che riuscite a percepire, senza fare nessuno sforzo immaginativo o "di contatto" con gli organi interni.
7. sentire la temperatura corporea e le sue variazioni.


CENTRO MOTORIO


1. guardando la vostra mano iniziate a muoverla intenzionalmente osservando e percependone il movimento. Una volta che sentite il movimento della mano mettetevi davanti ad uno specchio e estendete il movimento al braccio. Non importa cosa fate, alzatelo, muovetelo di lato tenetelo fermo in un punto, lo scopo è quello di diventare percettivi al movimento nello spazio. Muovete prima una mano e poi il braccio, ma non il resto del corpo.
2. sperimentare il movimento singolo sui diversi arti, prima sulla mano, poi il braccio, poi l'altra mano e l'altro braccio, poi al piede, muovendo le dita dei piedi, la caviglia e poi la gamba. Continuate con diversi movimenti fino a che siete sicuri di aver preso contatto con la parte motoria. Ripetete questi esercizi quando potete per rientrare in contatto con le differenti parti.
3. una volta preso contatto con gli arti estendere il movimento intenzionale al busto. Mettendo le mani sui fianchi e tenendo le gambe leggermente divaricate iniziate a sperimentare movimenti del busto, flessioni e rotazioni, piegate in avanti o indietro il busto e fermatevi mantenendo la posizione fino a sentire il corpo. Non importa che siamo movimenti veloci o lenti, ma devono essere basati sulla vostra percezione del corpo e del movimento, quando trovate il giusto equilibrio tra velocità e percezione allora va bene.
4. una volta che gli esercizi precedenti hanno dato dei risultati provare a fare dei movimenti regolari, partendo da un punto iniziale e seguendo delle linee armoniche fate ruotare prima la mano, poi il braccio da un punto iniziale e ritorno. Scegliete voi il movimento che volete fare, ma ripetetelo almeno 5 volte esattamente uguale. Fatto con un braccio fatelo con l'altro, partendo dalla mano e poi muovendo il braccio. lo stesso del braccio precedente ma a specchio del primo movimento.
5. successivamente muovete entrambe le braccia insieme. Anche in questo caso l'obiettivo non è la perfezione, ma la consapevolezza del movimento, armonico ed intenzionale.
6. fate lo stesso con le gambe muovete il piede e poi la gamba seguendo delle linee armoniche, e ripetete gli stessi movimenti per 5 volte. Fate lo stesso con l'altra gamba. se volete lavorare con entrambe le gambe sdraiatevi o sedetevi.
7. provate a creare dei movimenti del vostro corpo intero seguendo selle sequenze che create voi stessi, di movimenti di tutte le parti del corpo.
8. fate tutti questi esercizi davanti ad uno specchio e oltre osservare direttamente con lo sguardo il vostro corpo, osservate anche allo specchio l'impressione di insieme. (ricordo l'importanza di osservare gli altri centri, sentirsi ridicoli o stupidi è una parte dell'osservazione, imparare a lavorare con questo respingente è uno dei più grandi ostacoli che incontriamo nel lavoro).
9. guardate il vostro volto allo specchio, e iniziate a sperimentare liberamente con le espressioni del viso, con le tensioni che potete portare nelle diverse parti. Muovete gli occhi, le sopracciglia, la bocca il naso, fate tutto quello che siete in grado di fare con la faccia, aprite la bocca tirate fuori la lingua, muovetela in diverse direzioni tiratela fuori e dentro, passatela sui denti. Dovete acquisire quanta più consapevolezza potete della nostra faccia e dei suoi movimenti. Questo esercizio deve essere ripetuto spesso per avere una profonda consapevolezza delle differenze, una sua evoluzione è quella di assumere un espressione intenzionalmente dando le spalle allo specchio e avendo in mente come dovrebbe apparire girarsi verso lo specchio e verificare il risultato. Potete aggiungere il movimento del collo e delle spalle, ma il resto del corpo deve rimanere fermo.
10. volendo potete fare questi esercizi inseme a qualcuno, è difficile ma può essere molto divertente.
11. dopo aver portato avanti questi esercizi, quando si sente di aver un maggiore contatto con il proprio corpo, fate lo sforzo, durante il giorno, di essere consapevoli del movimento, delle mani, delle gambe e del busto. Per fare questo possiamo rompere la routine del movimento automatico del corpo facendo un movimento intenzionale, come quello di mettere le gambe allineate sotto il tavolo quando siamo seduti, o fare un passo più lungo o più corto quando camminiamo, fare un movimento inusuale con la mano o con il braccio, ruotare leggermente il busto in una direzione diversa dalla sua posizione attuale. Dopo questi piccoli shock addizionali, che però devono essere invisibili a chi ci sta intorno, possiamo concentrare parte della nostra attenzione sui movimenti del nostro centro motorio ed osservarli.
12. cercate di osservare dove si concentrano le tensioni nel vostro corpo.


CENTRO INTELLETTUALE

Vi è un libro di Orage che si chiama Psychological Exercises dove vi sono un gran numero di esercizi per la parte intellettuale che consiglio di cercare ed usare.

1. osservate i pensieri, non lasciate semplicemente che si esprimano ma osservate la loro natura. A cosa o a chi si riferiscono, da cosa sono stati innescati (il pensiero associativo), come si collegano l'uno all'altro.
2. cercate di ricostruire a ritroso la catena di pensieri fino all'associazione o stimolo che li ha generati. Ad esempio se vedo un certo tipo di macchina è possibile che questa evochi un ricordo che a sua volta si collega ad una "catena" di Io associativi. Ad un altro stimolo la catena cambia. Dobbiamo imparare ad essere sensibili allo stimolo e imparare a risalire a ritroso nella catena di Io.
3. esercitate il "pensiero lungo", un pensiero intenzionale, ad esempio provate ad evocare intenzionalmente di un'idea del sistema tutto quello che sapete su di essa e a creare trovare e creare delle connessioni con quello che vivete. E' importante restare sul pensiero originario ed ogni volta che si osserva una digressione cercate di capire se è una ottava laterale che ci porta lontano dal pensiero originario o un arricchimento.
4. quando parlate con qualcuno cercate di seguire quello che dice piuttosto che il pensiero che evoca.
5. cercate di diventare sensibili agli Io opposti, cioè al pensiero automatico per opposti. E' importante ascoltare con intenzionalità e seguire il ragionamento.
6. cercate di fare un pensiero che aggiunga e arricchisca quello di un'altra persona.
7. quando esprimete un pensiero non saltate sa un soggetto ad un altro.
8. siate consapevoli del pensiero.
9. esercitatevi nel fermare il pensiero per brevi periodi.


CENTRO EMOZIONALE

Il lavoro di consapevolezza sul centro emozionale è più difficile di quello degli altri centri perché questo centro non funziona quasi mai in maniera corretta; spesso è mediato e stimolato dal centro istintivo, e quindi associamo delle sensazioni istintive di disagio ad uno stato emozionale. Comunque ci sono dei canali di comunicazione che usano la parte emozionale, ed usandoli possiamo iniziare a comprendere la sua espressione e sensibilità.


1. prendete un pezzo di musica classica e ascoltandolo intenzionalmente cercate di sentire l'emozione che vi evoca, fate lo stesso anche con altri generi musicali cercando di distinguere la parte emozionale da quella degli altri centri, ad esempio una musica molto ritmica coinvolge il centro emozionale, o un testo di una canzone può toccare il centro intellettuale.
2. prendere un opera pittorica o scultorea e osservatela attentamente, le forme, le espressioni dei personaggi e l'ambientazione e cercare di sentire l'emozione che viene trasmessa (potete usare il sito http://www.wga.hu/).
3. quando parlate od osservate qualcuno cercate di sentire lo stato emozionale in cui si trova. potete ad un certo punto e se ne avete la possibilità fargli delle domande per verificare se la vostra percezione è vera o solo immaginaria.
4. guardate negli occhi le persone con cui parlate.
5. cercate di comprendere quale è la parte migliore di qualcuno, osservate anche la sua situazione in generale, ma cercando di trovare ragioni per non giudicare ma per accettare e comprendere.
6. cercate di sentire quando il vostro plesso solare reagisce a qualche stimolo.


Questi sono solo alcuni esercizi per iniziare a stimolare i differenti centri e portarli ad un livello di maggiore consapevolezza. Portateli con voi durante il giorno in ogni vostra azione, associateli allo sforzo consapevole di essere presenti alla vostra vita. Da ogni cosa potete imparare qualcosa di nuovo e questi esercizi possono entrare in ogni espressione della vostra giornata per arricchirla. Siate creativi e ricordate che è attraverso il centro emozionale che si raggiunge in livello di consapevolezza superiore.

LE FUNZIONI


EMOZIONALE


1. Altruismo verso confronti le persone che ci circondano (altruismo sincero).
2. Compassione per le persone che ci circondano.
3. Rimorso positivo e reale.
4. Il centro intellettuale entra in risonanza con le musiche che sente, la musica può essere il linguaggio del centro emozionale e lo guida in differenti condizioni.
5. Ansia
6. Paura
7. Incertezza
8. Indifferenza emozionale quando si prova una sensazione di svuotamento emozionale
9. Eccitazione emozionale
10. Condivisione gioiosa ad esempio quando ci troviamo in un luogo naturale

INTELLETTUALE


1. Ragionamento.
2. Comparazione, di due o più processi mentali al fine di trovare la soluzione.
3. Formazione delle parole. La loro espressione e parte del centro motorio.
4. Memoria intellettuale, di ciò che sappiamo a livello di nozioni conoscitive, come la storia, la letteratura, la storia, la filosofia.
5. Comprensione di un libro.
6. Scrivere una lettere, la creazione del testo, la scrittura è azione del centro motorio.

MOTORIO

1. Aprire un mobile
2. scrivere a mano o al computer
3. camminare
4. correre
5. montare un mobile
6. comprensione della meccanica delle cose.
7. ingegneria comprensione delle meccaniche
8. architettura comprensione delle strutture
9. guidare il motorino o la macchina
10. leggere

ISTINTIVO


1. appetito
2. crescita dei capelli delle unghie
3. mantenimento della condizione fisica (funzioni interne di regolazione)
4. la frizione di quando ci viene tagliata la strada quando guidiamo
5. il sentirsi inappropriati
6. il sentirsi giudicati
7. ogni stato di disagio fisico
8. la maggior parte delle emozioni negative è generata su stimolo del centro istintivo, ad esempio la paura è spesso legata ad una nostra proiezione in una condizione irreale di scontro o giudizio nei confronti del mondo che ci circonda, la paura di sostenere un esame è istintiva è una deviazione dell'istinto di sopravvivenza.
9. guarigione da una malattia
10. protezione del figlio

Il CENTRO che gestisce le EMOZIONI NEGATIVE è un centro artificiale, nato da una errata educazione si attiva quando riceve uno stimolo esterno che genera una difficoltà, un esame, una scoperta di qualcosa che dobbiamo sistemare, qualcuno che ci contrasta; la mala educazione a cui siamo stati soggetti fa si che l'energia che naturalmente si sviluppa da qualunque processo naturale di frizione, invece di andare nella direzione della risoluzione del problema come ottava ascendente, viene rilasciata, dispersa, in espressioni di emozioni negative, in delle ottava discendenti tipiche del processo di crimine:

1. Giudizio negativo
2. lamentarsi
3. paura senza senso, paure nutrite intenzionalmente come quelle che siamo sicuri che non vogliamo affrontare o "non possiamo"
4. ansie incomprese e nutrite intenzionalmente
5. giustificare la propria negatività
6. cercare le regioni per cui gli altri fanno qualcosa di sbagliato
7. essere sulla difensiva, prevenuti di fronte alle espressioni di un'altra persona. In questo caso il problema e la non disponibilità a comprendere le espressioni di un'altra persona, spesso perché non conosciamo abbastanza noi stessi.
8. Intransigenza
9. differenti tipi di fobie, ad esempio xenofobie
10. assenza di pazienza

 
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